Comfort Termico

Il comfort termico è quello stato di benessere in cui il soggetto non avverte sensazioni né di caldo né di freddo, definito come condizione mentale di soddisfazione nei riguardi dell’ambiente termico. Ad esempio la temperatura in un locale abitato per essere percepita confortevole in inverno deve essere oltre 20°C, mentre in estate non deve superare i 26°C. Per poter garantire un buon comfort termico in sede di ristrutturazione bisogna progettare adeguatamente i sistemi di isolamento, soprattutto esterno, per la protezione dell’involucro dell’edificio e per evitare la formazione di ponti termici che comporterebbero delle perdite di prestazioni.

Per valutare le prestazioni di un materiale si considera la trasmittanza termica (U), ovvero la quantità di calore che lo attraversa; minore è il coefficiente U, maggiore è la capacità isolante del materiale considerato. Per contenere il surriscaldamento estivo degli ambienti interni è importante la trasmittanza termica periodica (YIE), cioè l’indice che valuta la capacità di una parete opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle 24 ore, e lo sfasamento, ovvero la differenza di tempo fra il momento in cui si registra la temperatura massima superficiale esterna della parete e il momento in cui si registra la massima temperatura sulla superficie interna; quando è superiore alle 8/10 ore allora possiamo ottenere un elevato comfort termico.

La normativa sull’efficienza energetica prevede il rispetto di stringenti valori limite di trasmittanza termica di tutti gli elementi costituenti l’involucro, sia per edifici di nuova costruzione sia nel caso di ristrutturazioni, definendo precisi e rigorosi valori di trasmittanza termica delle superfici verticali opache in funzione della zona climatica dove l’edificio è collocato.

Le grandi dimensioni dei blocchi e la giacitura a fori verticali rendono la muratura in grado di rispondere a prestazioni termiche altissime consentendo di realizzare facilmente edifici di Classe A o superiori, anche in zone climatiche più rigide.

Il prodotto base è costituito da un blocco appositamente studiato per conferire alla muratura di tamponamento, anche di tradizionale fattura, un bassissimo valore di “trasmittanza termica”, e soddisfare, così, le prescrizioni dei tre Decreti del 26/06/2015, sui requisiti minimi degli edifici, anche la Legge 90/2013.

Secondo l’art. 4 bis di questa Legge, infatti, si indicano i termini a partire dai quali tutti gli edifici di nuova costruzione devono conseguire la caratteristica di “edificio a energia quasi zero” (nZEB)

Un ulteriore miglioramento della prestazione termica dei blocchi nella muratura, si ottiene con l’interruzione del giunto di malta orizzontale (taglio termico) mediante una striscia di materiale isolante. La posa in opera è sempre “a fori verticali”.

Le tamponature sono costituite da blocchi di ecolaterizio termoisolante, dello spessore di cm. 41, con giacitura a fori verticali, alleggerito nella massa, a setti sfalsati, con 3file di camere d’aria in opposizione al flusso termico e dispositivo laterale di incastro a 4 risalti, tipo POROTON Eco PLUS MVI410 Evolution, delle dimensioni 24,5x41x25 cm, in opera con giunti verticali a secco ad incastro e giunti orizzontali con malta cementizia, di spessore non superiore a mm 7, con interruzione centrale mediante striscia isolante di larghezza cm 8 e spessore mm 7.I blocchi avranno un contenuto di riciclato maggiore del 10% in peso secco (D.M. 11/10/2017), una percentuale di foratura compresa tra 45 e 55, saranno conformi alle specifiche del marchio CE secondo la norma armonizzata UNI EN 771-1 per la categoria “I” con sistema di attestazione conformità 2+. La malta cementizia deve garantire Classe di Resistenza meccanica non inferiore a M2,5 e prestazioni adeguate in termini di durabilità. Essa deve essere conforme alla norma armonizzata UNI EN 998-2 e recare la Marcatura CE, secondo il sistema di attestazione della conformità 2+.La muratura deve garantire una massa frontale (escluso l’intonaco), non inferiore a 300 kg/m2, valore di trasmittanza (per U.R. 80%), non superiore a U=0,234 W/m2K, un potere fonoisolante non inferiore a Rw = 52,7 dB una Reazione al fuoco di Classe A1 e una resistenza al fuoco EI maggiore di 240.In opera, compresi i ponteggi ed ogni altro onere e magistero per ottenere un lavoro finito a regola d’arte (misurazioni da eseguirsi “vuoto per pieno” a compenso di architravi, stipiti, sguinci, mazzette, collegamenti).

Cos’è la trasmittanza termica?

“U”, la trasmittanza termica, è una grandezza fisica che indica la potenza termica che attraversa l’involucro edilizio per unità di superficie disperdente e per unità di differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno.

La trasmittanza termica U si misura in W/(m2K) ed è quindi un valore che fornisce indicazioni sulla capacità di un metro quadro di elemento dell’involucro di disperdere calore in presenza di una differenza di temperatura di 1 K tra interno ed esterno.

Affinché un elemento dell’involucro edilizio sia performante dal punto di vista termico, deve essere caratterizzato da valori bassi della trasmittanza termica. Infatti, minore è il valore della trasmittanza, meno calore viene disperso attraverso quel dato elemento dell’involucro.

La trasmittanza termica quindi è sostanzialmente l’inverso della resistenza termica, che invece indica la capacità di un corpo di trattenere il calore e si misura in K/W.

[TABELLA: Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l’involucro edilizio espressa in (W/m2K) – in vigore dal 14 marzo 2010.]

 

La Campania rientra nella zona climatica C. I valori di trasmittanza ottenuti grazie all’utilizzo dei materiali adatti sono nettamente inferiori a quelli previsti dalla normativa. Ad esempio, per le strutture opache verticali, la trasmittanza del solo blocco in laterizio è pari a 0,234 W/m2K, ovvero quasi la metà del limite massimo imposto dalla decreto.